Quando il presente si fa incerto e il passato ha già riservato le maggiori difficoltà dal secondo dopoguerra, l’unica via d’uscita è muoversi verso il futuro.
Anzi, come ha ricordato il Presidente di CNA Giovani Imprenditori Piemonte, Andrea Valentini, si tratta proprio di andare incontro al futuro, usando la sostenibilità, l’impatto e l’innovazione come i nuovi punti cardinali per le imprese (nuove o esistenti). Sono state queste le conclusioni dell’appuntamento di CNA NEXT Lab Piemonte organizzato giovedì 21 luglio da CNA Giovani Imprenditori Piemonte al TAG di Torino con il titolo: “MOVING TOWARDS CHANGE: le imprese del domani sapranno essere sostenibili, responsabili e innovatrici?”
Ma riavvolgendo il nastro, l’evento regionale dei laboratori per gli imprenditori di CNA, organizzato dai Gruppo Giovani Imprenditori, ha rappresentato un’utile occasione di discussione in un panorama di forte incertezza internazionale e politica.
Il saluto iniziale del Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori di CNA Marco Vicentini ha ripercorso lo spirito di NEXT e dei NEXT Lab regionali che in questi anni sono diventati dei veri propri laboratori territoriali per l’incontro di tutti gli attori dello sviluppo: imprenditori, amministratori e sistema CNA.
Ma come si fa impresa oggi? L’hanno spiegato due startupper: da un lato Giovanni Lucifora di ReLearn ha raccontato come la loro innovazione nella separazione dei rifiuti, grazie all’intelligenza artificiale, sia diventata forma e prototipo, prototipo ed evoluzione dell’idea iniziale. Insomma, grazie a Nando, il sensore che controlla la qualità della differenziata nei bidoni di scuole, uffici e luoghi pubblici, la platea ha avuto modo di confrontarsi con una storia e una biografia che possono diventare un caso di studio per coloro che decidono di fare impresa. E la creatività della tecnologia, così come l’arte del saper fare con le mani, invece, è alla base dell’esperienza di Alex Gavazza, fondatore di Fritlex, la startup che trasforma in nuovi oggetti le camere d’aria delle biciclette.
Ma come si arriva a questo punto? Da dove si parte? È uguale per tutti la linea di partenza? Sono le domande alle quali hanno provato a dare risposta gli animatori della tavola rotonda moderata da Fabio Sferruzzi.
L’assessore all’innovazione della Regione Piemonte Matteo Marnati, grazie agli interventi dei suoi funzionari Giovanni Amateis e Paolo Furno, ha ricordato come la Regione stia promuovendo la nuova impresa attraverso bandi come Sc-Up, il finanziamento a fondo perduto per le imprese innovative. Per Elena Chiorino, assessora regionale all’Istruzione, lavoro, formazione professionale, occorre legare insieme le parole “competitività” e “competenza”. Chiorino, infatti, ha messo in connessione la voglia di fare impresa con tutto il sistema della formazione che oggi vede anche l’introduzione dei nuovi ITS. E le ombre? Una su tutte è la burocrazia, come ha sottolineato Chiara Foglietta, assessora all’innovazione, transizione ecologica e digitale del Comune di Torino. Per Foglietta, molto preoccupata per un eventuale stop ai progetti del Pnrr, serve una semplificazione nelle procedure perché anche il pubblico possa diventare un soggetto virtuoso (o ancora più virtuoso) nella promozione di fare impresa.
Infine, la parola è andata ai giovani imprenditori di CNA. Il Presidente dei Giovani Imprenditori di CNA Torino Enrico Vaccarino ha ricordato come stia cambiando l’approccio tra coloro che vogliono avviare la propria attività. Ma il vero cuore dell’intervento di Vaccarino è stato il grande nodo della continuità di alcune imprese che con il passaggio generazionale si trovano davanti alle sfide di innovazione nei prodotti e nei processi. Melissa Gambaro, presidente di CNA Giovani Imprenditori di Piemonte Nord, ha posto l’accento su un’altra ombra contemporanea: il gap di genere che le donne subiscono anche nel fare impresa. I numeri riportati da Gambaro raccontano di una difficoltà maggiore e crescente per ragazze e donne nel poter realizzare la propria società, finanziare le idee e poi farle crescere.