In Italia, e di conseguenza in Piemonte, sono molte le agevolazioni fiscali e i finanziamenti per chi decide di mettersi in proprio e avviare un’impresa.

Le opportunità possono riguardare il sostegno all’acquisto di materiali e attrezzature, ma anche la possibilità di ottenere vantaggi fiscali e finanziamenti a fondo perduto legati strettamente all’avvio della nuova impresa. Interessano le ditte individuali, i professionisti e le società: dalle ditte artigiane al commercio e all’industria, con un focus particolare dedicato alle start up innovative.

Nell’articolo che segue vediamo quali sono le principali agevolazioni disponibili per chi vuole aprire un’attività in Piemonte.

Quali sono le opportunità per chi vuole avviare un’attività in Piemonte?

Tra le opportunità offerte dalla Regione Piemonte attraverso l’utilizzo di fondi europei, per chi vuole avviare una nuova attività mettendo a frutto un’idea, oppure semplicemente decidendo di avviare una qualsiasi attività imprenditoriale, vi è senza dubbio il programma MIP

Finanziato dal Fondo Sociale Europeo 2014-2020, MIP nasce in Piemonte per promuovere lo spirito imprenditoriale in tutto il territorio regionale, attraverso servizi di accompagnamento dedicati proprio a chi vuole mettersi in proprio. Attualmente in pausa dal 31 dicembre scorso per via del passaggio da una programmazione di fondi europei alla successiva, presto sarà nuovamente disponibile e certamente costituirà l’occasione ideale di confronto per avviare attività consapevoli e sostenibili, grazie alla realizzazione gratuita di un business plan, con il supporto di un consulente dedicato, fino alla validazione dello stesso da parte della Regione.

Realizzare un’idea imprenditoriale comporta una specifica preparazione: spesso, purtroppo, avere soltanto un’idea di impresa e le risorse per aprirla non sono garanzia di successo. Sono tanti i fattori, i rischi e le possibilità da valutare attentamente: MIP aiuta il futuro imprenditore a valutare ogni situazione e alla fine del percorso offre anche l’opportunità di ricevere, attraverso una misura specifica, un contributo a fondo perduto che va dai 2.000 euro (professionisti e partite IVA) ai 5.000 euro (imprese), passando dai 3.000 euro per le imprese individuali. Rinunciando a Misura 3 (vedi sotto) regionale e se si è in un’area in cui operano i Gal, è possibile partecipare a bandi di creazione d’impresa che possono offrire un premio d’insediamento a fondo perduto che va dai 25.000 ai 30.000 euro, a seconda delle zone, a patto di definire e realizzare un piano aziendale ben definito.

Non mancano poi tutta una serie di opportunità fiscali e finanziamenti, sempre per imprese che si costituiscono, ma anche per imprese appena costituite, di varia tipologia. Vediamo quali sono più nel dettaglio.

Come accedere alle agevolazioni fiscali e ai finanziamenti in Piemonte

Accedere ad agevolazioni e finanziamenti sia per una startup sia per un’impresa già consolidata significa saper cogliere opportunità concrete e metterle a frutto per accrescere gli investimenti in azienda e per aumentare lo sviluppo della propria attività imprenditoriale.

Per accedere ai finanziamenti a fondo perduto, tuttavia, è essenziale seguire alcuni passi fondamentali, specialmente per non ritrovarsi poi con spiacevoli sorprese.

Intanto è necessario informarsi molto bene sul bando o sul finanziamento specifico, assicurandosi che soddisfi i propri requisiti: prima di candidarsi è quindi basilare conoscere tutti i dettagli. In secondo luogo sarà necessario affidarsi ad un professionista o rivolgersi ad un’associazione di categoria che, con personale esperto e qualificato, potrà scrivere e presentare la candidatura per l’impresa, evidenziando gli elementi di forza della stessa e le sue richieste specifiche, ben documentate, in modo che sin dall’inizio sia chiara la rendicontazione che si andrà a formulare in seguito.

Una candidatura dettagliata e completa, corredata di tutti i documenti necessari, accresce la possibilità di intercettare punteggi e quindi aggiudicarsi il finanziamento.

Il processo di ottenimento di un finanziamento può essere lungo e complesso: fondamentale sarà l’attitudine verso questo aspetto, restando pronti a fornire integrazioni e magari effettuare alcune modifiche, se e quando richiesto. 

In genere ogni ente erogatore possiede una piattaforma su cui presentare la domanda di contributo, dal momento che ormai praticamente tutti i soggetti erogatori ricevono e valutano le domande in modo telematico: per i fondi PNRR, attraverso il MISE, la piattaforma è Invitalia, in Piemonte vi è Sistemapiemonte.it, che è il portale per richiedere i contributi della Regione, senza contare i bandi di Finpiemonte o delle fondazioni bancarie, che viaggiano ciascuno sulla propria piattaforma.

Elenco delle Agevolazioni fiscali per le nuove imprese in Piemonte

Il tema delle agevolazioni fiscali per le nuove imprese, così come per le imprese già costituite, è decisamente ampio. Il principale vantaggio confermato, e offerto, dall’ultima finanziaria per chi avvia un’attività imprenditoriale, della durata di cinque anni, è la possibilità di aderire a un regime forfettario con un’imposta al 5% entro la soglia dei ricavi annui fissata in 85.000 euro.

Un’opzione decisamente conveniente per chi prevede di avviare una piccola attività di impresa o un’impresa artigiana che deve consolidarsi sul mercato.

Ci sono poi altre agevolazioni che riguardano, in Piemonte, così come in altre regioni, i crediti di imposta su energia, gas e carburante. E’ un aiuto a cui possono accedere anche le startup di nuova apertura, al pari delle imprese consolidate.

Fino al primo trimestre 2023, le imprese che ne faranno richiesta potranno ottenere i crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas in compensazione tramite modello F24 che equivarrà ad un rimborso sulle spese sostenute. I crediti d’imposta potranno anche essere ceduti interamente ad altri soggetti. Le agevolazioni sono diverse a seconda del tipo di impresa e del costo energetico sostenuto. I crediti di imposta varieranno per: le imprese che hanno consumato molta energia elettrica, le aziende che hanno consumato poca energia elettrica e le PMI o grandi imprese per il consumo di gas.

Elenco dei finanziamenti disponibili per le start up in Piemonte

Come accennato, Misura 3 di Regione Piemonte (conseguente a un percorso MIP) e le operazioni 6.2.1. di creazione d’impresa messe a bando dai Gal, sono due ottime opportunità per ottenere un finanziamento a fondo perduto per l’avvio di una nuova attività imprenditoriale, ma al momento sono chiuse o in fase di chiusura. Tuttavia sono legate al calendario della programmazione finanziaria europea che, come nel momento specifico di questo inizio 2023, si trova in una fase di riassetto, in un periodo ponte tra la programmazione che si sta concludendo e una nuova che sta iniziando con nuove risorse disponibili. 

I Gal, poi, sono 14 in regione ed ogni territorio rurale decide in autonomia come gestire i propri fondi, su quali bandi declinarli e quando. Sono fondi che interessano le nuove attività di impresa in zone rurali collinari e montane e per sapere se le opportunità sono attive è necessario informarsi presso il territorio di competenza. 

Regione Piemonte concede contributi a fondo perduto anche all’insediamento dei giovani in agricoltura, per l’avvio di nuove imprese agricole, con l’operazione 6.1.1., ma anche in questo caso al momento il bando non è disponibile pur essendo assoggettato come per i Gal a riaperture cicliche.

Tutte le nuove imprese innovative, incluse quelle avviate in Piemonte, possono però avere accesso al bando Smart&Start del MISE. La misura agevolativa è infatti riservata alle startup innovative, localizzate su tutto il territorio nazionale, iscritte nell’apposita sezione speciale del registro imprese e in possesso dei requisiti di cui all’articolo 25 del decreto-legge n. 179/2012.

Queste startup devono essere operanti da non oltre 60 mesi nel momento in cui si presenta la domanda e devono rientrare nella classificazione di “piccola dimensione”. 

Smart&Start Italia finanzia piani d’impresa, di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro, comprendenti immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche, immobilizzazioni immateriali quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche; servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa; personale dipendente e collaboratori. I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono concludersi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Possono accedere anche le persone fisiche che intendono avviare una nuova impresa ma con la limitazione che facciano pervenire la documentazione di avvenuta costituzione entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Per il bando sono ammissibili le iniziative di produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli; la fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale; il commercio di beni e servizi; il turismo e le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

Da segnalare poi anche il bando “Nuove Imprese a Tasso Zero 2023”  i cui beneficiari della misura sono le micro e piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età, su tutto il territorio nazionale, con agevolazioni che prevedono sia il finanziamento a tasso zero sia un contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili. 

Fino al 30 giugno 2023 rimarrà aperto anche il bando Nuovo Selfiemployement 2022 che offre finanziamenti agevolati fino al 100% e €25.000 per nuove attività imprenditoriali. Il bando finanzia con prestiti a tasso zero l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali, promosse da NEET, donne inattive e disoccupati di lungo periodo, su tutto il territorio nazionale. Sono finanziamenti agevolati, senza interessi, senza garanzie, rimborsabili in 7 anni con rate mensili che partono dopo dodici mesi dall’erogazione del prestito.

Da citare infine, in Piemonte, l’interessante Fondo Unico dell’Artigianato, che si presenta come il sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi con l’obiettivo di integrare il supporto agli investimenti e il sostegno all’accesso al credito delle imprese artigiane piemontesi mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto, in abbinamento a finanziamenti agevolati e sul quale le associazioni di categoria possono fornire maggiori informazioni.

Perché avviare un’attività in Piemonte può essere una scelta vantaggiosa?

Il Piemonte si presenta, negli ultimi anni, come un mercato imprenditoriale molto dinamico, tanto da destare l’interesse del mondo finanziario verso le start up, che stanno nascendo in numero importante e si pongono come terreno fertile per la conseguente nascita di nuove realtà commerciali a contorno.

Esistono finanziamenti e agevolazioni dedicate, come visto, ma soprattutto ciò che si sta verificando è la nascita di un circolo virtuoso di opportunità e potenzialità, che rende vantaggioso anche aprire un’impresa artigiana oppure commerciale, che si affiancano alle imprese tecnologiche e innovative.

I finanziamenti agevolati e le garanzie di accesso al credito rendono ancora più interessante il momento congiunturale, in un contesto piemontese nel quale, come evidenziato dal MISE, operano circa 780 startup innovative che costituiscono oltre il 5,50% del totale nazionale. Soltanto a Torino sono oltre 500 e la tendenza è data in crescita.

Questi numeri, con il supporto dei bandi regionali per qualsiasi attività d’impresa anche tradizionale, oltre ai fondi destinati alle imprese tecnologiche, fanno quindi del Piemonte un luogo particolarmente vantaggioso per avviare una nuova attività d’impresa.

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